IMU: si parla ancora di modifiche all’imposta

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Il governo Letta è in bilico e se anche non ha ceduto terreno dopo la sentenza Mediaset che ha lanciato un po’ di parapiglia nella maggioranza, adesso potrebbe inciampare sull’IMU, l’imposta più odiata dagli italiani. Dal punto di vista meramente economico le famiglie non hanno alcun interesse affinché si sciolga il dubbio sul pagamento dell’Imposta Municipale sugli Immobili, visto che non avere questa scadenza è da considerarsi quanto meno utile.

La maggioranza di governo, però, si è scissa sull’argomento che è stato protagonista di tutta la campagna elettorale e quella che dovrebbe essere soltanto una tassa è diventata una questione politica. Il PdL, infatti vorrebbe che l’IMU fosse abolita ma come spiega il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, abolire l’IMU vuol dire rinunciare a 4 miliardi di euro di gettito nelle casse dello stato e condannare il paese alla recessione.

In più, si prende atto che dall’abolizione dell’IMU potrebbero trarne vantaggio soprattutto i più ricchi ma non tutti. Saccomanni, allora, propone di nove ipotesi di revisione dell’imposta. Una di queste potrebbe essere nella deducibilità della tassa per le imprese. Lo Stato, con questa soluzione, dovrebbe rinunciare “soltanto” a 1,2 miliardi di euro.

Un’altra ipotesi è nell’introduzione della service tax e nell’ampliamento del potere dei comuni. La revisione dell’IMU è comunque basilare.