Italia: a fine anno 24 tipi di tasse in scadenza

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Il nostro paese ha deciso di aumentare momentaneamente il potere d’acquisto delle famiglie rinviando il pagamento dell’Imposta sugli immobili e posticipando di un trimestre l’aumento dell’IVA. Una manovra che porterà nelle casse dello stato i 550 milioni di euro necessari. Il problema è che sul medio periodo, entro la fine dell’anno, non sarà tutto rosa e fiori. Anche se in questo terzo trimestre agli italiani sembrerà di avere maggiori fondi a disposizione, è meglio iniziare a mettere i soldi da parte per gli appuntamenti con il fisco che promettono di essere molto più pesanti del passato.

In particolare l’Iva, l’Imu e la Tares, rispetto ai mesi scorsi, saranno sicuramente tasse più “costose”, infatti il congelamento dell’Imposta sul valore aggiunto determina un aumento degli acconti di fine anno per Irpef, Ires e Irap. Se poi ci spostiamo dall’ambito dei privati a quello delle aziende, che dovrebbero essere le vere protagoniste della ripresa economica del paese, scopriamo che le PMI tra tasse e contributi, entro la fine dell’anno dovranno versare all’Erario ben 56 mila euro.

Entro la fine dell’anno, tra novembre e dicembre, ci saranno da evadere ben 24 scadenze fiscali e contributive che oltre ad essere numerose saranno anche più pesanti del previsto. L’allarme, ancora una volta, arriva dalla CGIA di Mestre.