Si può parlare di moneta senza lavoro?

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In questo periodo, è evidente, a fare il bello e cattivo tempo sui mercati finanziari, ci pensano sempre le valute, tanto che il Forex è diventato il terreno d’investimento privilegiato per chi, affacciandosi nel mondo del trading, vuole qualche guadagno sicuro. 

A livello analitico è molto interessante un articolo redatto da un professore di Economia dell’Università del Missouri-Kansas City e Senior Scholar che in una pubblicazione cerca di capire se è possibile attuare una moderna politica monetaria, senza portare avanti una politica del lavoro garantito.

La domanda che si pongono gli studiosi, quindi, è questa: si può definire a livello governativo una politica monetaria moderna, senza però attuare una politica del lavoro garantito?

Il problema, parafrasato è il seguente: se esiste una cura per la politica monetaria, se non la si adotta, è come un malato che conoscendo la cura della propria patologia, la respinga. Questo vuol dire che a livello teorico e speculativo, sembra sia stata individuata una soluzione alle decisioni della BCE ma poi si stenta ad adottarle a livello politico.

Quando si parla di politica del lavoro garantito, si fa riferimento ai posti di lavoro disponibili, non al salario minimo garantito, che comunque, in sé sarebbe un ottimo palliativo ma scimmiotterebbe la soluzione senza arrivare al cuore del problema.