Saxo Bank e la fine dell’euro

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Lars Seier Christensen che è il cofondatore nonché CEO di Saxo Bank, in una recente intervista ha detto che l’euro è una moneta destinata al fallimento. Il fatto è che il comportamento della moneta unica, da sempre immersa in un rally, in pratica non fa che illudere gli investitori.

Christensen sta cercando di valutare a fondo il destino dell’euro per il fatto che si tratta di una moneta che affonda le radici in un terreno poco solido. A livello politico questa contraddizione tra l’unità della moneta e la frammentarietà degli stati membri, è assolutamente evidente.

L’unione monetaria, dunque, continua ad avere sempre gli stessi problemi e per di più i problemi sono sempre gli stessi. La moneta unica è nata con questi piccoli nei e nel corso del tempo avrà altri ostacoli da superare. All’inizio l’entusiasmo nei confronti dell’euro è stato esagerato visto che si parlava di grandi trasferimenti di denaro, di unione fiscale e quant’altro. Adesso invece, la popolazione del Vecchio Continente, si trova a combattere contro l’euro.

La Polonia, per esempio, vuole fare un referendum per entrare nell’euro, la Lettonia, invece, vuole la moneta unica ma soltanto per togliersi di dosso lo status di paese povero. Insomma, le differenze restano e questo fa pensare che presto la moneta unica arriverà al fallimento.