Immobiliare: da Wall Street segnali positivi

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Gli ultimi “guadagni” del mese della borsa americana hanno deluso le aspettative degli investitori, tanto che l’indomani Wall Street ha aperto timidamente. 

Molto, di questa situazione, dipende, dalla situazione macroeconomica. I dati definitivi sul costo del lavoro del primo trimestre 2013 hanno illustrato che nel periodo precedente c’è stata soltanto una piccola variazione positiva, quasi impercettibile, con il passaggio dallo 0,4 allo 0,3 per cento.

Interessante, inoltre, come specifica il rapporto S&P Case Shiller, che è in aumento il tasso di crescita annuo che è il maggiore dal maggio del 2006. Adesso dovranno essere pubblicati gli altri indicatori utili a chi vuole investire in dollari, vale a dire l’indice PMI Chicago e l’indice di fiducia dei consumatori.

L’ultimo giorno del mese, dunque, alla luce di queste premesse, cioè alla luce di dati trimestrali piatti, ha lasciato di sasso gli investitori che hanno quindi iniziato ad interessarsi del trend del dollaro. La politica monetaria della Federal Reserve che ha detto di voler stoppare le misure espansive, potrebbe sempre subire un’inversione di tendenza.

Intanto il Dow Jones ha perso 0,21 punti percentuali arrivando a 14.787,57 punti e il Nasdaq non è stato da meno, perdendo lo 0,05 per cento e arrivando a 3.305,37 punti. Di riflesso, i listini europei sono stati molti incerti, legati a filo doppio alle scelte delle banche centrali.