Italia: immobiliare in crisi anche nel primo trimestre 2013

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Il 2013 doveva essere l’anno di rinascita del settore immobiliare nostrano e quindi, di conseguenza, dell’economia nella sua interessa. Invece i dati riferiti al primo trimestre, testimoniano ancora una fase di ribassi.

Il 2013, stando alle ultime analisi condotte dal Crif, testimoniano il momento difficile attraversato dal settore immobiliare e quindi anche dal settore creditizio. Del calo nelle compravendite d’immobili abbiamo già parlato a lungo, passiamo adesso all’analisi del comparto finanziario.

Il focus del Crif sul primo trimestre 2013 mostra che il numero dei potenziali mutuatari è calato ancora dell’11 per cento e la flessione del periodo considerato si aggiunge a quella su base annuale del 2012 che è stata del -42 per cento.

I clienti del settore immobiliare, oggi, appaiono sempre più pessimisti e nutrono una profonda sfiducia nei confronti delle banche. Gli istituti di credito infatti, non mostrano alcuna flessibilità nelle loro politiche di screening. Sono ancora troppo selettive nei confronti degli aspiranti mutuatari e non forniscono un loan to value adatto alla situazione economica contemporanea. In genere i mutui coprono solo il 60 per cento del valore delle case mentre sarebbe necessario tornare ai livelli precrisi, ai finanziamenti pari e superiori all’80 per cento del valore dell’immobile.