Italia: rallenta il PIL ma non troppo

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ECONOMIA

La crisi è ancora molto importante nel Vecchio Continente e nel nostro paese in particolare. Tanto che seppure si pensa che l’Europa sia ormai fuori dalla recessione, non si può dire lo stesso del Belpaese dove comunque iniziano ad emergere dei segnali rassicuranti. 

Il dato più importante è riferito al secondo trimestre dell’anno in corso ed è stato pubblicato dall’OCSE. Sembra infatti che il calo del PIL italiano sia stato dello 0,2 per cento e sia inferiore alle attese degli analisti che pensavano ad un crollo più importante. In effetti, nel primo trimestre del 2013 c’era stata una flessione del PIL dello 0,6 per cento.

In generale, nell’area OCSE, il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,5 per cento ed è in una fase crescente che gli analisti dicono di accelerazione visto che l’incremento del PIL nel primo trimestre dell’anno era stato dello 0,3 per cento.

Per quanto riguarda l’Italia, considerate anche le rilevazioni dell’indice PMI, siamo sempre più vicini agli obiettivi definiti dal governo in carica. Il nostro paese è comunque descritto in una fase di recessione ma il rallentamento del PIL è stato attutito. Se il percorso di ripresa dell’Europa durerà abbastanza a lungo, si potrà presto gioire della ripresa anche in Italia.