Italia: l’OCSE taglia il PIL italiano

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FINANZA ECONOMIA 06

Dalla crescita o dalla decrescita del PIL si può evincere l’evoluzione di un paese. Ecco perché è allarmante l’annuncio dell’OCSE che ancora una volta ha tagliato le stime sulla crescita del prodotto interno lordo del nostro paese. 

L’organizzazione internazionale OCSE ha detto che il periodo di recessione del nostro paese e il conseguente rallentamento dell’economia, continuerà ancora per tutto il 2013 e potrebbe avere degli strascichi anche nel 2014. Un biennio di crisi all’orizzonte? Più o meno.

Il fatto è che il nostro paese per tutto il 2013 si dedicherà ancora al risanamento dei conti pubblici e dovrà anche fare i conti con le restrizioni delle condizioni del credito. La crescita dell’economia nel 2014, non sarà adeguata alle aspettative visto che si parla di un incremento dei valori soltanto dello 0,4 per cento.

Anche la disoccupazione è in aumento nel nostro paese e dovrebbe arrivare al 12,5 per cento. Questo prolungamento della recessione sembra dovuto alle operazioni di risanamento dei conti pubblici e alle restrittive condizioni del credito che sono e saranno ancora una zavorra per l’economia tricolore.

Il taglio del PIL presentato dall’OCSE è dell’1,8 per cento. Di certo fa ben sperare, almeno per alcune industrie tricolore, il saldo dei debiti arretrati della pubblica amministrazione. Sarà sufficiente per rilanciare il paese?