Cina: la zavorra sui mercati UE

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La Cina ha zavorrato i mercati occidentali, ha condizionato le quotazioni sulle principali piazze, eccetto quella giapponese. Ecco cosa è successo sui listini internazionali. 

L’economia cinese è stata considerata a lungo il gigante dell’economia mondiale e in effetti un suo rallentamento ha comportato una battuta d’arresto per tutti i listi occidentali. Le maggiori piazze internazionali hanno inaugurato la giornata di scambi in modo  molto incerto.

L’osservata speciale, ancora una volta, è l’Italia che in queste ore si appresta a pubblicare i dati relativi al Prodotto Interno Lordo e all’industria italiana. Non è quindi un segreto né una novità il nuovo aumento dello spread tra Bund e Btp che si porta fino a quota 265 punti base.

L’unica economia che sembra resistere agli “attacchi cinesi” è quella giapponese dove si sentono ancora gli strascichi della politica monetaria aggressiva degli ultimi mesi. Il prodotto interno lordo giapponese, tra l’altro, è cresciuto più del previsto. Soltanto nel primo trimestre del 2013 il Pil del paese è schizzato del 4,1 per cento. Il Nikkei, in più, ha guadagnato cinque punti percentuali.

Molto meno allegra la situazione finanziaria italiana dove Piazza Affari ha aperto in ribasso. Non sono andate meglio Londra e Parigi che hanno perso lo 0,2 per cento. Arretra anche Francoforte dello 0,1 per cento.