Borsa: da Pechino arriva la spinta ai mercati

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BORSA NUMERI

I movimenti delle borse sono emblematici, riflettono in maniera speculare l’andamento delle politiche finanziarie dei vari paesi. In questo momento a fare il bello e il cattivo tempo c’è la Cina.

Il colosso asiatico per antonomasia è stato protagonista di un forte rallentamento dell’economia che ha gettato nel panico il Vecchio Continente e l’America visto che da entrambi queste porzioni di mondo nascevano tantissimi asset con Pechino.

Il rallentamento dell’economia cinese ha influito negativamente anche sulle borse, fino a quando, il primo ministro di Pechino non ha dichiarato che per il suo paese non sarà tollerabile un andamento del prodotto interno loro più basso del 7 per cento.

Poche parole che hanno dato subito nuova linfa agli scambi. La borsa di Tokyo, per esempio, ha guadagnato subito lo 0,8 per cento e c’è stato un avvio positivo anche per le tutte le borse europee. Considerando nello specifico la posizione di Piazza Affari, si nota uno spread fermo intorno ai 275 punti. La soglia critica dei 300 punti base si allontana man mano che arrivano rassicurazioni anche dal Portogallo.

Sul fronte valutario da un lato troviamo il dollaro in una fase di decrescita slegata dall’andamento di Wall Street e dall’altro troviamo l’euro fermo poco al di sotto dell’1,32. Per quanto riguarda le materie prime, nonostante le previsioni dell’ultima ora, si confermano dati molto positivi per il petrolio e per l’oro.