Europa: ripassiamo l’importanza dei market mover

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Chi si avvina al mondo delle opzioni binarie deve tenere conto delle variabili che influenzano il mercato e che possono definire un trend. Arrivare anche pochissimo in anticipo su queste percezioni, infatti, assicura un guadagno considerevole ai risparmiatori.

Oggi, tanto per ripassare qualche nozione, cerchiamo di capire quello che è successo in Europa il 20 giugno e i dati diffusi che hanno influenzato il mercato valutario. Il 20 giugno, nonostante l’aria già vacanziera che si respira a livello finanziario, è stata una giornata di scambi molto intensa.

Le previsioni sull’economia europea e su quella americana hanno influito sull’andamento delle valute. Ma di quali pubblicazioni si parla? Nella notte, ad anticipare tutti, anche per una questione di fuso orario, ci hanno pensato la Nuova Zelanda e la Cina. La prima ha pubblicato i dati del primo trimestre sul prodotto interno lordo del paese e sembra ci sia una flessione rispetto all’ultimo periodo del 2012.

Per la Cina, invece, le pubblicazioni ruotano attorno all’indice manifatturiero PMI HSBC. Ma arriviamo all’Europa dove il 20 giugno sono stati offerti agli investitori i dati sull’indice manifatturiero francese che dovrebbe aver fatto un passo avanti rispetto al mese scorso con un buon miglioramento del settore servizi. Altrettanto importanti i dati PMI degli altri paesi della zona Euro, nonché l’appuntamento con la Swiss National Bank.

Nel pomeriggio, invece, si è passati sull’altra sponda dell’Oceano per essere eruditi sulle richieste di sussidi di disoccupazione, sulle vendite degli immobili esistenti e sull’indice manifatturiero del distretto di Philadelphia.