Aziende: in calo l’utile di ENI

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Le imprese energetiche sono un pilastro importante dell’economia del nostro paese per questo gli azionisti, gli investitori, i cittadini e la politica, tengono in particolare considerazione quel che accade ad aziende grandi come l’ENI. Una notizia, non bella, è quella del calo degli utili dell’ENI. Di recente, l’Ad di ENI, Paolo Scaroni, si è presentato alla stampa parlando dei risultati economici ottenuti dalla sua azienda in Italia e in Europa. Il contesto di recessione che caratterizza il Vecchio Continente, infatti, ha determinato una riduzione dei risultati positivi dell’azienda.

Per esempio, a livello pratico, la decisione di interrompere la produzione di energia in Libia e Nigeria, è stata molto influente così come la perdita di vigore, a livello azionario, dei risultati di SAIPEM. Ad ogni modo ENI non si butta giù e per mezzo dell’amministratore delegato spiega di essere comunque soddisfatta dei progressi operativi registrati nel primo semestre dell’anno.

I primi sei mesi del 2013 si sono chiusi per ENI con un utile netto di 1,82 miliardi di euro che rappresentano il 51 per cento in meno rispetto al periodo precedente. L’utile cosiddetto adjusted è stato valutato intorno ai 2 miliardi di euro, precisamente 1,96 miliardi, sempre in calo del 46%. In questo calo è compresa la perdita di SAIPEM che sarà però contabilizzata nel secondo trimestre.