Europa: governo portoghese in bilico

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ECONOMIA

I listini europei sono stati condizionati in queste ore da quello che è successo nel Vecchio Continente e da quello che sta succedendo in Egitto. In entrambi i casi si parla d’instabilità politica e finanziaria. L’instabilità politica dell’Egitto nasce dalla pressione milita sul governo di Morsi. Il presidente ha deciso all’inizio di non cedere ai militari ma il golpe è stato inevitabile. La prima conseguenza dell’accaduto è stato un rialzo dei prezzi del petrolio che è salito fino a 100 dollari al barile ed impensierisce molti investitori.

Chi ha portato i capitali in Europa, in realtà, ha timore anche di quello che sta succedendo in Portogallo: il governo inizia a spaccarsi sotto il peso dell’austerità. Una parte dell’esecutivo in carica, infatti, ha protestato contro le condizioni imposte dalla Troika. La protesta ha portato due ministri a minacciare le dimissioni. In realtà è tutta la maggioranza di centrodestra ad avere una spada di Damocle sulla testa.

Lo spread tra i titoli portoghesi e quelli tedeschi sale fino a 700 punti per poi arretrare, ma di pochissimo. Il tasso sui decennali vola fino all’8 per cento. I mercati non sono indifferenti e la borsa di Lisbona, tanto per fare un esempio calzante, apre le contrattazioni con una contrazione del 6 per cento.