I dati sul PIL della zona Euro

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Non solo il Giappone, nel terzo trimestre dell’anno, presenta una flessione del PIL. Il prodotto interno lordo ha difficoltà anche in Europa ad ascendere verso livelli di sicurezza. Dalla zona Euro, dunque, non arrivano dei messaggi confortanti.

La crescita economica è un elemento fondamentale per il rilancio del paese, ce lo sentiamo ripetere da tanto tempo e sentiamo anche spesso dire che l’Italia, come la Spagna adesso e la Grecia prima, potrebbe attraversare il punto clou trovandosi a chiedere aiuto al fondo Salva Stati.

Eppure, se si parla di prodotto interno lordo non è soltanto l’Italia a lasciare perplessi gli analisti perché deludono anche le performance di Germania e Francia. Il problema dei dati negativi non è legato ai numeri in sé, quanto piuttosto al fatto che il trend sembra continuare nel tempo.

L’ostacolo generato dalla crisi non può essere saltato e se il PIL cala, perde appeal tutta l’Eurozona che non è più un territorio d’investimento. C’è molta attesa per quel che succederà nella zona Euro perché i flussi con il Vecchio Continente rappresentano una fetta importante degli affari degli Stati Uniti e della Cina.

La produzione industriale nella zona Euro è ancora in calo. Tantissime aziende, tra cui colossi come Ericsson e Ford, stanno annunciando nuovi tagli.