L’Australia in deficit ma non si teme il peggio

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Quando un paese è dato in deficit, quasi sull’orlo del default, si teme sempre il peggio mentre questo non accade con l’Australia la cui situazione è critica ma per il momento ci sono diversi segnali che fanno ben sperare. 

I dati sul PMI australiano hanno attirato tutta l’attenzione degli investitori a fine anno ed ora, uniti ai dati sulla bilancia commerciale del paese, fanno  discutere un po’ della situazione dell’Australia.

Un altro deficit all’orizzonte eppure i dati che sono stati pubblicati, non sono poi così negativi. Il fatto è che c’è stato un crescendo nelle esportazioni che hanno determinato un guadagno di 24,7 miliardi di dollari australiani e a guidare il rialzo dell’1 per cento ci sono stati minerali metallini e minerali.

Anche le importazioni son cresciute e in questo caso la ragione del rialzo deve essere cercata tra i beni di consumo in aumento del 3 per cento e i mezzi di trasporto.

Secondo gli australiani, oltre a questa situazione della bilancia commerciale – che comunque dimostra che i cittadini sono ancora disposti a spendere – c’è da considerare la situazione del dollaro australiano che ha perso ben 40 pip nella sessione asiatica. Insomma, anche la moneta locale ha dato il suo contributo alla crisi.

La banca centrale, comunque, non abbandonerà il paese e il taglio dei tassi d’interesse dell’anno scorso potrebbe riprodursi anche nel 2013.