Piazza Affari: ancora timori per il fiscal cliff

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Anche nella seconda giornata di contrattazioni, di questo mese, Piazza Affari ha dimostrato di saper tenere testa alle oscillazioni del mercato, reagendo con forza ai timori del baratro fiscale che arrivano direttamente dall’America. Ecco cosa è successo. 

Piazza Affari chiude il martedì di contrattazioni con un lieve rialzo legato agli ottimi risultai del settore bancario. Hanno inciso molto sugli scambi anche le decisioni dell’Ecofin in merito agli aiuti alle banche iberiche e il pericolo del fiscal cliff che non è ancora stato allontanato.

L’Ecofin ha deciso dunque di avviare il piano di aiuti per le banche spagnole ma occorre avere pazienza riguarda il progetto della vigilanza unica bancaria.

In America il problema è sempre lo stesso: repubblicani e democratici si confrontano nel Congresso sul fiscal cliff ma non arrivano ad una decisione condivisa cristallizzando le incertezze del mercato.

Nel frattempo lo spread italiano recupera qualche punto e chiude a 302 punti base, ma la borsa di Milano festeggia ugualmente grazie al +1,04 per cento del Ftse Mib e grazie al +0,94% del Ftse Italia All-Share.

Interessante la performance dei bancari. A guidare la classifica delle quotazioni in rialzo c’è Monte dei Paschi di Siena che guadagna più di 7 punti percentuali, seguita da Ubi Banca (+3,93%) e da Banca Polare di Milano (+2,61%). Vanno bene anche Unicredit e il Banco Popolare.