Samsung: l’ultima denuncia arriva dal Brasile

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FINANZA ECONOMIA 06

Samsung è una delle aziende più attive sul versante tecnologico. In questo primo semestre dell’anno è diventato proverbiale il suo scontro con Apple sul versante brevetti. Adesso, però, si parla anche di condizioni di lavoro. L’azienda di Cupertino, tempo fa, era stata messa a ferro e fuoco per le condizioni di lavoro adottate nell’azienda cinese Foxconn che doveva costruire dei componenti per i prodotti della Mela Morsicata. Samsung non poteva essere da meno e si è beccata una bella denuncia da parte del governo brasiliano, per le condizioni di lavoro applicate in un’azienda locale.

Sulla delocalizzazione non si fa certo marcia indietro perché questo “strumento” economico rende le aziende davvero competitive nel villaggio globale. Di fatto la delocalizzazione può essere controproducente e mettere in luce le cattive abitudini delle grandi aziende fino a procurare loro uno svantaggio di tipo finanziario ed economico.

E’ quello che sta accadendo per l’appunto a Samsung che è riuscita a prendere il posto di Nokia e insidia anche la Apple. La denuncia del governo sudamericano riguarda la fabbrica di Manaus che è una delle più importanti dell’America meridionale. In questo stabilimento i lavoratori sarebbero costretti a lavorare circa 15 ore al giorno per 27 giorni consecutivi, con la possibilità di restare in un giorno anche 10 ore in piedi.

La multinazionale non ha negato quel che accade a Manaus ma ha dichiarato di essere pronta a collaborare con il governo.