Italia: la spending review delle famiglie

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La crisi è talmente profonda da aver modificato gli stili di vita delle persone. Nel nostro paese, per esempio, non si spende più per le stesse cose, sono cambiate le esigenze e si è operata una specie di spending review privata. La famiglia media italiana, non compra più una marea di abiti nuovi, nemmeno in saldo. La carne di qualità è considerata un optional e non fa più parte dell’agenda la famosa “uscita” al ristorante o in pizzeria. Certo è che fino a quando si riducono le vacanze o si tagliano i beni di lusso, la perplessità non trova spazio.

Adesso però, crollano le spese anche per i beni cui prima mai nessuno avrebbe rinunciato. Una recente statistica, effettuata da Confindustria, parla della spending review privata e dice che gli italiani non vogliono più tirar fuori il portafoglio nemmeno per pane e pasta.

Dal 2007 al 2011, infatti, la spesa per il pane e per i cereali, è diminuita del 14 per cento. Non si spreca più niente. A tavola, con sempre maggiore difficoltà, troviamo il pesce, l’olio, la frutta, l’acqua minerale e il vino. E non finisce qui: gli italiani hanno iniziato a ridurre le spese anche per la prevenzione e la cura della salute.