Forex: Draghi ribadisce che non è guerra tra valute

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In questo momento, secondo Mario Draghi, non siamo di fronte ad una guerra tra valute, al massimo ci sarà qualche scontro tra i governi che vogliono imporre una propria politica monetaria con l’obiettivo di rilanciare l’economia dei rispettivi paesi.

Ogni volta che si parla di guerra valutaria viene in mente la differenza di vedute tra il governo tedesco e Tokyo dove, l’avvento di Abe, è coinciso con un rilancio della moneta nazionale che è andata a rompere le uova nel paniere dell’Europa.

Nell’UE, adesso, qualche leader inizia a pensare ad un modo per rispondere a quelli che sono considerati dei veri e propri attacchi sul fronte valutario. Per esempio, Hollande, è nella convinzione che soltanto deprezzando l’euro si potrà avere un rilancio completo dell’economia comunitaria. Non sono d’accordo gli altri leader che vogliono invece lasciare tutto nelle mani del mercato.

Il tema è caldo e richiede un approfondimento oltre che uno scambio di vedute, ecco perché la discussione è stata rimandata al G-20 che si terrà nel fine settimana.

Intanto Mario Draghi prova ad abbassare i toni della discussione, spiegando che l’apprezzamento dell’euro, per quanto possa apparire sconveniente, in realtà dimostra che gli investitori sono tornati a credere nell’Europa. Il presidente della BCE nega la consistenza della guerra tra valute ma dà appuntamento, a tutti, al G-20.