Se si parte dai consumi, si rischia la depressione

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Quando dobbiamo strutturare degli investimenti in opzioni binarie, è sempre tenere sotto controllo il sentiment della popolazione, magari partendo dai consumi che indicano sia la ricchezza, sia la fiducia dei consumatori. A livello di consumi, il 2012, è stato un anno molto complesso da gestire e da archiviare. Basta vedere quel che dice in proposito la Confcommercio, oggi intenta a registrare il calo dei consumi nel Belpaese. In pratica, ancora una volta, si cercano indizi sulla ripresa e ancora una volta ci si rende conto che non ci sono elementi per dire che siamo in una fase di “rimbalzo”.

Il problema della crisi dei consumi è che non è isolata nel senso che comporta una reazione a catena, con influenze anche nel mercato del lavoro. In particolare si parla della perdita di mezzo milione di posti di lavoro in due anni. Se poi si va a fare lo zoom sul mercato del turismo, sempre particolarmente vivo in Italia, in passato, allora si scopre che dal settore turistico-alberghiero non arrivano buone notizie.

In generale, spiega Confcommercio nel suo report, siamo di fronte alla maggiore contrazione dei consumi mai registrato dagli anni Cinquanta. A calare in modo vistoso ci sono soprattutto il comparto mobilità e comunicazioni che ha subito una flessione del 7,3 per cento e il settore viaggio e vacanze, in flessione del 6,3%.