UE: Draghi pronto ad intervenire

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La politica monetaria di questo periodo è la vera rivoluzione economica che molti stati si aspettavano di vedere. Se a livello finanziario, infatti, non c’è molta determinazione sulle politiche da adottare per migliorare l’economia, a livello valutario, invece, le banche centrali sanno quali sono le politiche da portare avanti. Peccato che tra tutte le banche centrali, quelle protagoniste dell’ultimo periodo siano state soltanto la Fed americana e la Banca del Giappone. La prima con l’annuncio che il piano di QE sarà stoppato soltanto dal 2014 in poi e la BoJ con l’annuncio che la politica di stimolo finora adottata, in fondo, è stata proficua e per questo s’insisterà sulla stessa strada.

La Banca centrale europea non è stata altrettanto al centro dei pensieri degli investitori, preoccupati piuttosto dell’esito del processo contro l’organismo europeo, portato avanti dalle istituzioni giudiziarie tedesche. La Bce, comunque, di recente ha spiegato tramite Mario Draghi, di non aver perso il controllo della realtà del Vecchio Continente.

Il governatore dell’Eurotower, infatti, ha ribadito che la Bce, se necessario, è pronta ad intervenire sull’economia europea e degli Stati membri, a patto che poi, a livello nazionale, ci sia un’opera appropriata di risanamento dei conti pubblici che non faccia affidamento solo sulle imposte ma che sia finalizzata all’aumento del reddito disponibile nelle tasche dei cittadini consumatori.