Europa: Draghi torna sulla disoccupazione giovanile

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Mario Draghi, da presidente della BCE, ha posto in evidenza il problema della disoccupazione giovanile che in molti paesi dell’Europa sta diventando talmente urgente da creare instabilità sociale. La disoccupazione crescente è indice di una situazione politica ed economica non florida e non stabile. Un allarme molto importante, in queste settimane, è stato lanciato a favore dei manager over50 che sono sempre più in difficoltà nella ricerca di una nuova occupazione, dopo la perdita di una poltrona importante.

I manager disoccupati, infatti, aspirano ad un posto di lavoro che sia anche con una qualifica ed un livello inferiore a quello precedente, ma le aziende sono interessate ad offrire loro una postazione adeguata, un riconoscimento salariale e professionale.

Di fatto, però, è la disoccupazione giovanile e farla da padrone. I ragazzi che cercano un lavoro sono sempre di più e sta crescendo anche il numero dei ragazzi senza lavoro che non cercano più un’occupazione. E questo non è positivo né per la politica, né per l’economia, né per la società.

La politica, infatti, deve avere un riscontro sull’impegno profuso nelle riforme, a livello economico c’è bisogno che tutti sostengono la linea economica tracciata dal governo e a livello sociale, come dice Draghi: “L’alto tasso di disoccupazione giovanile è una minaccia alla stabilità sociale”.